Il dolore cronico rende tutto più difficile. Nessuno può capire come si sente chi convive quotidianamente con il dolore cronico e questo è motivo di frustrazione.
La caratteristica essenziale del dolore cronico è il suo perdurare nel tempo dopo la risoluzione della causa è cioè il venir meno del rapporto di causa-effetto che caratterizza il dolore acuto e quello persistente.
In ogni caso, il dolore cronico, inteso secondo la definizione cronologica, sarebbe prodotto da meccanismi cronici algogeni nocicettivi tessutali, da meccanismi neuropatici e dalle modificazioni plastiche del sistema nervoso centrale.
Proprio a causa di queste modificazioni, i circuiti neuronali centrali, attivati dalla lesione algogena, permangono attivi anche in assenza di lesione,essendosi consolidati come una “traccia di memoria”.
Con il passare del tempo il dolore può invadere ogni aspetto della propria vita: le attività quotidiane, i rapporti sociali.
Si arriva anche a perdere la speranza che la propria situazione possa migliorare. E questa sensazione di disperazione può portarsi via l’energia e lo spirito con cui si affronta la vita.
Perchè è difficile trattare il dolore cronico?
Il dolore cronico varia enormemente da una persona all’altra. E’ possibile che due persone che soffrono dello stesso tipo di dolore reagiscano a trattamenti diversi.
Il dolore cronico pone ulteriori problemi, in quanto spesso cambia, di giorno in giorno, di mese in mese.
La situazione è quindi complessa e sovente il paziente ha già tentato vari trattamenti, che hanno magari sortito degli effetti, ma temporanei e dopo un tempo variabile il dolore si ripresenta come prima.
Può essere difficile stabilire la causa scatenante di un dolore cronico, poiché può derivare da una serie di fattori. Il dolore può avere inizio da una malattia o trauma, ma persistere a causa di stress, problemi emotivi, cure sbagliate o segnali di dolore anomali e continui.
È possibile che il dolore cronico si manifesti senza aver avuto traumi, malattie o addirittura senza alcuna causa nota.
È un errore pensare che se la malattia che causa il dolore non può essere curata, non può esserlo neanche il dolore. Così come la cura della patologia originaria richiede spesso l’intervento dello specialista, anche il trattamento del dolore richiede l’intervento di uno specialista nella cura del dolore.